Città-Provincia
Vicenda Autigno si ribella il Comitato Salute anbiente e Territorio
Articolo di Ferdinando Cocciolo.
Vicenda della Discarica di Autigno “eterna”. Il comitato Salute Ambiente e Territorio preannuncia azioni legali nel caso venisse riaperta dal Comune di Brindisi.
Una vicenda che definirla “eterna” sarebbe anche poco, visto le varie implicazioni, legate a situazioni, procedimenti giudiziari, contenziosi, personaggi.
Quella dell’ ex Discarica comunale di Autigno , tra Brindisi e San Vito dei Normanni, chiusa e sotto sequestro dal 2015, esempio, purtroppo, di come si possa inquinare e procurare un danno ambientale alla comunita’ e ad una porzione di territorio brindisino abbandonata a se stessa.
Una vicenda praticamente parallela a quella della discarica di Formica Ambiente, perche’ parliamo, in sostanza, di due impianti posizionati quasi uno accanto all’ altro, nel “paesaggio inorridito” delle Contrade Autigno, formica, Mascava. Gia’, due vicende con il filo comune di inchieste , procedimenti penali, indagini, affari sui rifiuti.
Uno scenario denunciato soprattutto da movimenti, comitati, associazioni, in particolar modo dal Comitato Salute Ambiente e Territorio presieduto da Maurizio Tamborino. L’ inquinamento della falda di Autigno denunciato, per primo, anni fa, dal dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Brindisi Pasquale Epifani (tra l’ altro, lo stesso da sempre contrario alla riapertura dell’ impianto di discarica gestito da Formica Ambiente) che, anche parallelamente ai rilievi evidenziati dall’ Arpa, chiese la chiusura della discarica allora gestita dalla ditta Nubile.
Un danno ambientale che non riguarda solo la falda della discarica di Autigno, zona con villette abitate da chi, tra l’ altro, ha anche subito danni alla salute e alla propria vita. In tutti questi anni, oltre a due Commissari prefettizi, si sono succedute amministrazioni comunali incapaci di risolvere, insieme alla Regione Puglia, una vera e propria “bomba ad orologeria”.
Il Comune di Brindisi ha deciso di partecipare al bando della Regione Puglia per la bonifica e messa in sicurezza dell’ impianto di Autigno, ma dovra’ rendersi conto pienamente di una realta’ estremamente delicata e complessa e, soprattutto, delle prese di posizione dei residenti e comitati. I rifiuti continuano a produrre percolato altamente inquinante, sino ad insinuarsi fino al mare, attraverso il terreno.
In poche parole….. un inquinamento e contaminazione in tutte le zone a valle del “triangolo” delle contrade che gridano rabbia e vendetta.
Ufficialmente, il Comune di Brindisi ha deciso di ottemperare all’ emergenza “ partecipando ad un bando regionale e ad un progetto di vasca mento idraulico a valle della discarica”. In definitiva, il Comune di Brindisi, come previsto, punta al dissequestro e alla riapertura della discarica , soluzione ritenuta la piu’ giusta, visto la mancanza di altri impianti sul territorio.
Ma il Comune di Brindisi se ne accorge ora della grave situazione ambientale nelle contrade Autigno, Formica, Mascava ? E’ un quadro drammatico e desolante gia’ denunciato da tempo da diverse interrogazioni parlamentari ed anche a conoscenza della Commissione nazionale Ecomafie presieduta da Alessandro Bratti.
Per una contaminazione inevitabile a largo raggio, c’è purtroppo anche la possibilita’ di coinvolgimento dell’ oasi di Torre Guaceto. Insomma, come dichiarato anche piu’ volte dallo stesso dirigente provinciale Epifani, l’ inquinamento provocato dalla presenza delle discariche e’ vasto, considerando l’ ambito territoriale.
E’ scritto nelle documentazioni in possesso del Comune di Brindisi : “Insiste una situazione di criticita’ della qualita’ delle acque sotterranee. Si impone l’ attivazione di ogni intervento finalizzato ad impedire o mitigare la migrazione di inquinanti in falda verso valle”.
Riepilogando, bonifica, messa in sicurezza, per poi arrivare alla possibile riapertura dell’ ex discarica comunale. Questi gli obiettivi dell’ attuale gestione commissariale brindisina che, in prospettiva, potrebbero riversarsi sula futura amministrazione politica.
Ma il Comitato Salute Ambiente e Territorio (nato appunto per denunciare le gravi problematiche sanitarie ed ambientali procurate dalla presenza delle discariche in una porzione di territorio considerata di serie B….), presieduto da Maurizio Tamborino, non ci sta. “Non voglio far polemica con il Comune di Brindisi e neanche con la Regione Puglia, ma qui si continua a scherzare con il fuoco – ha dichiarato Maurizio Tamborino. Si continua a non aver rispetto per una porzione del territorio brindisino gia’ danneggiata in tutti questi anni sotto il profilo ambientale. Ma, anche e soprattutto, per noi abitanti che abbiamo scelto di viverci, non immaginando certamente le gravi conseguenze procurate dalla presenza di discariche legalizzate e non. O gli abitanti o le discariche, questo e’ evidente, in una situazione che ha precise responsabilita’. L’ inquinamento procurato ha riguardato anche gravi problemi di salute, non piu’ accettabile per cittadini che esigono attenzione e rispetto. Il Comitato esprime la massima contrarieta’ ad ogni possibilita’ di riapertura della Discarica di Autigno”.
Come si puo’ notare, tanta rabbia e determinazione nelle parole di Tamborino, che da anni e’ protagonista di battaglie e istanze in campo ambientale e vittima, vogliamo ricordarlo, di un attentato incendiario alla propria abitazione, proprio in contrada Autigno.
Il Comitato conferma di voler continuare la propria lotta ed esprime dubbi e delusione . “ Nel caso in cui venisse confermata la riapertura della discarica di Autigno, non escludiamo azioni di natura giudiziaria. E non ci convince il discorso della bonifica, e poi basterebbero i soldi annunciati e previsti ? In tutti questi anni, il sottoscritto, insieme al Comitato e ad altri movimenti e realta’, ha portato avanti una battaglia legittima e sacrosanta, denunciando anche agli organi competenti uno stato di cose non piu’ accettabile. Il Comitato Salute Ambiente e Territorio si e’ costituito parte civile nei procedimenti giudiziari che riguardano la vicenda Autigno. Ma, dispiace dirlo, ci siamo scontrati con un muro, di indifferenza e diffidenza. Siamo in attesa di un incontro richiesto al Commissario Giuffre’ e confidiamo nel suo sostegno e attenzione . Gli abitanti saranno destinati a lasciare queste contrade, chi ci risarcira’ per un danno ambientale gia’ perpetrato e non solo dalla discarica di Autigno ? “.
Rabbia e dubbi legittimi. A fugare tutto dovranno essere le istituzioni e, permetteteci, una politica presente e futura, che possa interessarsi anche di una porzione di territorio che va assolutamente rispettata.
FERDINANDO COCCIOLO